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Vestirsi a cipolla: nozioni di base su come vestirsi a strati

Quando esci all’aperto, l’antica arte del vestirsi a strati diventa il tuo termostato con tecnologia intelligente. Questa strategia collaudata ti consente di regolare il comfort indossando o togliendo gli strati in base al livello di attività svolta o ai repentini cambiamenti del tempo.

Come vestirsi a strati: per capire come vestirsi a cipolla per le attività all’aperto devi prima conoscere la funzione di ogni strato:

  1. Strato base (strato intimo): allontana il sudore dalla pelle
  2. Strato intermedio (strato isolante): trattiene il calore corporeo per proteggerti dal freddo
  3. Strato esterno (strato protettivo): ti protegge dal vento e dalla pioggia

Anche se non indossi tutti e tre gli strati all’inizio della tua avventura, è una buona idea portarli tutti a ogni uscita.

Esempi di stratificazione legata alle condizioni atmosferiche

Spesso i consigli sul vestirsi a strati sono determinati a particolari condizioni atmosferiche. Qualsiasi suggerimento basato esclusivamente sul meteo, tuttavia, trascura considerazioni chiave come il livello di sforzo e il metabolismo personale. Gli esempi seguenti si riferiscono ad una persona che non soffre particolarmente il caldo o il freddo e che sta facendo un’escursione di mezza giornata di livello intermedio.

Vestirsi a strati durante la stagione fredda

Sia per la parte superiore che per la parte inferiore del corpo scegliere della biancheria intima lunga in poliestere di medio peso; una giacca con isolamento sintetico; pantaloni in pile di peso medio; giaccone e pantaloni anti-pioggia impermeabili e traspiranti.

relationship goals on terrace
Foto di Daniel Frank su Pexels.com

Vestirti a strati con la pioggia in giornate fresche

Parte superiore e inferiore della biancheria intima lunga in poliestere di peso leggero; giacca in pile leggero; pantaloni da trekking sintetici; giaccone e pantalone anti-pioggia leggeri, impermeabili e traspiranti, preferibilmente con numerose prese d’aria.

person wearing blue hoodie near body of water
Foto di Gabriela Palai su Pexels.com

E durante la stagione calda?

Slip in poliestere e maglietta sintetica a maniche corte; pantaloni da trekking convertibili in nylon; giacca a vento leggera.

Questi sono solo alcuni esempi ma hai letteralmente dozzine di alternative e opzioni per ciascuno di questi livelli. Il trucco sta nello scegliere le opzioni che abbiano più senso in base a dove sei diretto, cosa stai facendo e quanto sei in grado di spendere.

faceless female traveler near waterfall with hill and river
Foto di Rachel Claire su Pexels.com

Inoltre è fondamentale prendersi li tempo necessario per regolare i livelli man mano che le condizioni cambiano. Se la pioggia e il vento cessano, rimuovi lo strato anti-pioggia. Se non sei abbastanza caldo, aggiungi uno strato intermedio. In molti utilizzano uno strato esterno aggiuntivo solo durante le soste, per evitare di prendere freddo.

Strato base: gestione dell’umidità

Essendo lo strato più vicino alla pelle, il compito di uno strato di base è di allontanare il sudore dalla pelle, ovvero “traspirare”. In condizioni atmosferiche fresche o fredde sono necessari strati base traspiranti come l’intimo lungo, per mantenere tutta la pelle asciutta. Inoltre evitano che si patisca troppo il freddo.

Materiali dello strato di base: hai una vasta gamma di opzioni di tessuto, inclusi tessuti sintetici come poliestere e nylon, o fibre naturali come lana merino e seta. Sebbene esistano sostanziali differenze nella traspirazione e nell’asciugatura per ciascun materiale, nonché nella ritenzione degli odori e nella durata, molte persone seguono semplicemente le preferenze personali del tessuto

Pesi dello strato di base: le opzioni sono semplici. Leggero, medio e pesante, anche se potresti vedere termini come “ultraleggero” o “expedition weight“. In genere i tessuti più pesanti e più spessi ti tengono più al caldo, anche se non è esattamente questo lo scopo principale di uno strato di base che invece ha la sua massima espressione nella giusta traspirazione del sudore.

Strati di base per la stagione calda: la biancheria intima lunga potrebbe non essere tanto attraente quando le temperature salgono. Ecco quindi alcuni consigli sullo strato base per la stagione calda:

  • Qualsiasi maglietta estiva è in realtà uno strato base, cerca quindi quelle che offrono maggior traspirazione.
  • Alcune camicie, progettate appositamente per la stagione calda, diffondono l’umidità attraverso il tessuto. Non vengono realmente commercializzate come “strato base”, ma indossate a contatto con la pelle possono aumentare il tuo comfort in condizioni calde.
  • Anche la biancheria intima come slip, boxer e reggiseni dovrebbe essere traspirante, anche quando la indossi sotto altra biancheria intima lunga durante le stagioni fredde.
  • Il cotone, da evitare in inverno perché assorbe l’acqua e può ghiacciare, può andare bene se sei fuori in una giornata estiva molto secca e torrida.
  • Le tecnologie emergenti in materia di tessuti, come la lana infusa con particelle di ceramica, offriranno strati di base che raffreddano letteralmente la pelle per un maggiore comfort.

Strato intermedio: isolamento

Lo strato isolante ti aiuta a trattenere il calore irradiato dal tuo corpo. Quanto più efficientemente questo strato intrappola il calore, tanto più resterai al caldo.

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Foto di Oziel Gómez su Pexels.com

Materiali dello strato intermedio: proprio come per gli strati di base, hai un’ampia gamma di opzioni, sia sintetiche che naturali. In generale, uno strato più spesso o più gonfio equivale a più caldo, sebbene sia importante anche l’efficienza del materiale isolante. Di seguito sono riportati alcuni materiali comuni dello strato intermedio, ma sono disponibili anche altre opzioni come i top in lana e misto lana.

Ecco alcune delle tue scelte principali per gli strati intermedi:

Pile di poliestere: disponibile in tessuti leggeri, medi e pesanti (a volte commercializzati con peso 100, 200 e 300 gr), il pile rimane caldo anche se diventa umido e si asciuga rapidamente. Anche il pile è traspirante, quindi è meno probabile che si surriscaldi.

Il rovescio della medaglia della traspirabilità, però, è che il vento ci soffia attraverso, e questo può portare ad una diminuzione del calore. Ecco perché devi avere con te uno strato esterno aggiuntivo se scegli uno strato intermedio in pile. Un’altra opzione è quella di indossare un pile anti-vento, un pile che include una sottile membrana interna anti-vento.

Piumini isolanti in piuma: altamente comprimibili per essere riposti facilmente, i piumini offrono più calore per il loro peso rispetto a qualsiasi altro materiale isolante. L’efficienza del piumino viene misurata in termini di potere di riempimento da 450 a 900. Poiché la piuma è sempre all’interno di un materiale esterno, i piumini offrono anche una certa resistenza all’acqua e al vento. Lo svantaggio della piuma è che perde efficienza isolante quando è umida.

Giubbotti isolanti sintetici: gli isolamenti sintetici hanno cercato a lungo di imitare l’efficienza del piumino, avvicinandosi ogni anno sempre di più a quello standard. E, anche se i materiali sintetici non si comprimono bene come la piuma, sono un’opzione popolare per le condizioni di pioggia perché mantengono la capacità isolante quando diventano umidi. E, come la piuma, l’isolamento sintetico è sempre all’interno di un materiale esterno che offre maggiore resistenza all’acqua e al vento.

Strato esterno: protezione da pioggia e vento

Lo strato esterno ti protegge da vento, pioggia e neve. In un range che va dalle costose giacche da alpinismo alle semplici giacche resistenti al vento. La maggior parte di queste lascia fuoriuscire almeno un po’ il sudore; praticamente tutti i materiali sono trattati con una finitura idrorepellente a lunga durata (DWR) per far sì che l’acqua si accumuli e rotoli via dal tessuto.

man with gray backpack across mountain
Foto di भोलेनाथ भक्त su Pexels.com

Il tuo guscio esterno è un pezzo importante in caso di tempesta, perché se il vento e l’acqua riescono a penetrare negli strati interni, puoi prendere seriamente freddo.

Questi gusci esterni possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:

Gusci impermeabili/traspiranti: la scelta più funzionale e costosa, questo tipo di guscio è la scelta migliore per condizioni di burrasca totale. Generalmente, più costoso equivale a più asciutto e i gusci più costosi sono spesso anche più durevoli.

Gusci resistenti all’acqua/traspiranti: sono più adatti a condizioni piovigginose, ventilate e ad alti livelli di attività. Più convenienti dei gusci impermeabili, sono generalmente realizzati in tessuti di nylon o poliestere a trama fitta e bloccano il vento leggero e la pioggia leggera.

Softshell: enfatizzano la traspirabilità. La maggior parte di loro è dotata di tessuto elasticizzato o pannelli in tessuto per un maggiore comfort durante le attività aerobiche. Molti combinano la protezione dalla pioggia leggera e dal vento con un isolamento leggero, quindi in effetti combinano due strati (intermedio ed esterno) in un’unica giacca.

Gusci impermeabili/non traspiranti: questi gusci semplici vanno bene per i giorni di pioggia con attività da leggera a nulla (come ad esempio la pesca). Sono generalmente realizzati in nylon rivestito, resistente all’acqua e al vento. Se ti eserciti mentre ne indossi uno, probabilmente finirai per inzuppare tutti gli strati sottostanti di sudore.

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Francesco
Francesco

E-Commerce Manager di professione e aspirante blogger. Preferisco i luoghi isolati alle mete più affollate. Nasco al mare ma sogno la montagna. Posso stare ore e ore al volante della mia Jeep o in sella al GS, godendomi ogni chilometro.

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